Clima e microclima

 

Luce (esposizione ai raggi luminosi, loro intensità, durata della radiazione solare), temperatura (minima, massima, media, escursioni termiche, somme termiche), umidità dell’aria, venti e piovosità (epoche e durata degli eventi piovosi,  intensità, frequenza, tempo di bagnatura fogliare), sono i parametri climatici che più influenzano la vita e il metabolismo della vite. Possono variare anche considerevolmente da un anno all’altro, il che determina la specificità di ogni singola annata. Influendo sul metabolismo della vite, la combinazione dei diversi parametri climatici determina ogni anno una diversa e irriproducibile maturazione dell’uva. L’invecchiamento delle piante, è dunque accompagnato da un susseguirsi di annate con caratteristiche specifiche, capaci magari di esaltare la finezza piuttosto che la sapidità, o la maturazione fenolica piuttosto che la freschezza. Il concetto di annata migliore o peggiore vale solo per chi ricerca un vino comune, puntando su alte rese in uva che garantiscano molte bottiglie prodotte, ma di scarsa personalità. Lavorando invece con basse rese in vigna (0,8-1kg di uva per pianta, ossia circa 1 bottiglia per pianta) ed accudendo le viti in maniera diversificata a seconda degli indici climatici, possiamo non parlare più di annata migliore o peggiore, ma semplicemente di annata.

Cerchiamo di interpretare ciò che la natura offre, adattando di anno in anno gli interventi sulle viti in funzione del clima. Valorizziamo le differenze climatiche producendo vini ottenuti da uve di una sola annata (millesimo), quindi solo vini millesimati.

Oltre che di anno in anno, il clima varia anche da zona a zona. La diversa esposizione dei vigneti e la loro pendenza determinano ad esempio una diversa intensità della radiazione solare che colpisce le foglie, una maggiore altitudine comporta sovente una diversa espressione dei parametri relativi alla temperatura, i vigneti esposti su un versante della collina sono più o meno ventilati di quelli presenti su altri versanti, e così via. I vigneti di Cà del Vént sono esposti a sud o a sud-ovest, con pendenze elevate o molto elevate, ad una altitudine di 350-400m s.l.m., condizioni che garantiscono una luce diretta ed intensa, non velata e ridotta da foschie e nubi. L’indice di piovosità è uno dei più bassi dell’intera Provincia. L’altitudine e la costante brezza termica presente durante tutto il giorno (da cui Cà del Vént), limitano fortemente gli eccessi di calore estivi durante il giorno e garantiscono elevati sbalzi termici notturni, capaci di esaltare aroma e acidità delle uve. La bassa piovosità e la costante brezza termica limitano moltissimo lo sviluppo delle principali patologie della vite (peronospora, oidio, botrite) e conseguentemente il ricorso ai prodotti di difesa. Anche nel caso di eventuali e prolungati periodi siccitosi, la natura franco-argillosa dei terreni garantisce una sufficiente e costante dotazione di acqua a disposizione delle piante.

Per ogni particella individuata con la microzonazione abbiamo monitorato anche i relativi parametri climatici (microclima), al fine di adottare strategie in vigneto che mettano l’uomo al servizio della natura e non viceversa. Ciò si traduce in uve e vini figli della terra, figli dell’annata, rispettosi del nostro territorio.