Acque informate 2013-15

 

1. INTRODUZIONE


Si prepara la tintura madre sciogliendo in alcol organismi vegetali, animali o minerali. La tintura va poi diluita in forma decimale (1:10 o 1DH) o centesimale (1:100 o 1CH) con acqua, quindi agitata (dinamizzata) violentemente per un centinaio di volte: questa è l’omeopatia. Dalla terza diluizione centesimale (3CH) la concentrazione di soluto è solo di poche parti per milione, teoricamente non sufficiente per garantire un effetto farmacologico. Dopo la dodicesima diluizione centesimale (12CH, oltre il numero di Avogadro) l’assenza di soluto è tale che della sostanza disciolta non si trova più traccia. Dalla diluizione 3CH in poi si comincia a parlare di memoria dell’acqua.

Nel 1998 Jacques Benveniste, fece reagire i globuli bianchi non mettendoli a contatto con un antigene (sostanza che provoca allergie), ma col “ricordo” dell’antigene nell’acqua: i globuli bianchi produssero istamina (il principale mediatore della reazione allergica) messi a contatto con una diluizione 30DH. Negli stessi anni, Madeleine Bastide iniettò, a degli embrioni di pollo ai quali era stato asportato l’organo che produce gli anticorpi, un estratto di tale organo con diluizione 30DH: l’iniezione ha prodotto una risposta anticorpale.

Emilio Del Giudice, Giuliano Preparata, Cyril Smith, giusto per citarne alcuni, elaborarono una serie di ipotesi quantistiche a riguardo. In fisica quantistica un sistema è stabile quando raggiunge lo stato di minima energia, fluttuando in modo da disperdere all’esterno ogni eccesso di energia. Il campo è generato dalle particelle e le particelle prendono origine dal campo. Le molecole dell’acqua vibrano senza sosta in modo apparentemente disordinato e indipendente, come se ballassero musica tecno, ma se all’improvviso si diffonde musica da balletto classico, le molecole si prendono sotto braccio per ballare in armonia costituendo un unico corpo di ballo, vibrano in fase, come un’unica molecola. Lo stato di energia passa da incoerente a coerente. Le zone dove le molecole oscillano in modo coerente si chiamano domini di coerenza e permettono all’acqua di registrare informazioni ed imitare qualsiasi cosa. Queste zone non sono altro che forze a lungo raggio prodotte dall’oscillazione di campi magnetici, mentre quelle a breve raggio sono determinate solo da legami chimici. I fenomeni elettromagnetici delle diluizioni omeopatiche fanno vibrare le molecole dell’acqua come quelle del soluto che viene disciolto in essa per effetto risonanza, ed una sostanza che vibra alla stessa frequenza di un’altra ne diventa copia dal punto di vista fisico, anche se diversa chimicamente. L’informazione dell’acqua è quindi dovuta al cambio di vibrazione delle sue molecole. Le molecole dell’acqua si comportano quindi come dipoli elettrici, cioè antenne che emettono onde elettromagnetiche di specifica frequenza capaci di coordinare il movimento delle altre molecole di acqua e, in presenza di molecole biologiche, i dipoli elettrici si allineano in strutture regolari che sarebbero i supporti della memoria dell’acqua. L’agitazione dell’acqua (dinamizzazione) produce una turbolenza tale che il guscio di legami idrogeno dei domini di coerenza si rilassi permettendo ad un campo magnetico esterno (o generato dal soluto) di comunicare col campo di polarizzazione dell’acqua ed attribuirgli nuove frequenze vibratorie. A fine scussione il guscio si riforma proteggendo le nuove frequenze da disturbi esterni e la presenza di altre molecole disciolte non causa problemi alle frequenze memorizzate. La forte agitazione produce inoltre delle nano bolle d’aria che sembrano giocare un ruolo nel trasferimento del messaggio da una diluizione all’altra.

Christian Endler intuì che i rimedi omeopatici non agiscono solo per contatto ma diffondono anche le frequenze nell’ambiente. Osservò infatti che una fiala sigillata di rimedio omeopatico immersa nell’acqua riusciva ad informare l’acqua nonostante il vetro separasse le due soluzioni, i rimedi omeopatici sono dunque in grado di emettere frequenze capaci di attraversare il vetro. L’acqua può dunque essere informata attraverso successive diluizioni (come nella preparazione dei rimedi omeopatici), oppure inviando informazioni con mezzi esterni all’acqua quali onde elettromagnetiche (infrarossi, ultravioletti, laser, campi elettrici, …), onde sonore (musica, suoni), stati emozionali o meditativi (intenzioni), onde di forma (radionica); l’acqua registra tutto.

Ogni acqua informata ha una sua specificità, verificabile: 1. congelandola con azoto liquido subito dopo la rapidissima dinamizzazione (150 colpi in 7,5 secondi). 2. irradiandola quindi con raggi X, gamma, o con fasci di elettroni (le strutture informate appaiono come difetti isolati nella rete organizzata di ghiaccio esagonale e i raggi irradiati le attivano sostituendo gli elettroni provenienti dai loro stati quantici fondamentali). 3. Riscaldando progressivamente il ghiaccio irradiato sotto un fotomoltiplicatore. Via via che si immette energia termica le strutture attivate si svuotano emettendo luce, tale bagliore è l’impronta digitale dell’acqua informata.

Masaru Emoto riuscì a dimostrare che l’acqua informata è diversa da quella di origine mediante l’osservazione dei cristalli che essa formava una volta congelata. Fece vari esperimenti anche facendo ascoltare all’acqua musica, mostrando immagini o parole, o pregando davanti a lei. Il risultato fu che sottoponendo l’acqua a influssi negativi si ottengono cristalli informi mentre sottoponendola a influssi positivi se ne producevano di meravigliosi.

L’acqua è capace di ricevere, trattenere e restituire informazioni proprio perché oscilla tra stati coerenti e non. Considerato che gli esseri viventi sono principalmente costituiti da liquidi, se la maggior parte di questi liquidi perdesse il suo stato di coerenza, potrebbero scaturire disordini nelle informazioni fino a sfociare in stati di malattia. I liquidi ingeriti o assorbiti hanno informazioni, quelli espulsi altre; l’uso di acqua riportante informazioni appropriate può agire sui liquidi organici riportandoli allo stato coerente, cosa possibile con un rimedio omeopatico o con l’acqua informata, ciò vale per l’uomo, per il suolo, per le viti, per i microrganismi e anche per il vino.

Nel 1992 a Kaiserslautern, Massimo Citro fece esperimenti su alghe verdi nei quali intuì che organismi unicellulari rispondono meno e più lentamente a stimoli infinitesimali rispetto a organismi complessi come gli animali o le piante (Postulato di Kaiserslautern). Talvolta si sono anche ottenuti risultati opposti a quelli attesi. Più complesso è il sistema vivente, più è rapido e facile per esso decodificare i segnali; è nella fisica della complessità. Quindi cellule isolate rispondono meno al trasferimento di informazioni rispetto ai loro insiemi organizzati.

Dal 1994 all’Istituto di ricerca “A. Sorti” (IDRAS) di Torino sono iniziati esperimenti su vegetali, irrorando semi di lenticchie e frumento con frequenze di diserbante (Glifosate) e antigerminativo (Trifluralin). La crescita è stata sempre rallentata e, nel caso del diserbante, è stata osservata la morte dei germogli. Altre ricerche sono state svolte dal Dipartimento di fisiologia vegetale dell’Università di Torino su colture cellulari del tabacco Nicotiana tabacum, o dal biologo tedesco Michael Galle di Oberstein che trasferì la frequenza del Glifosate a colture di frumento.

Nel 2009, Il Premio Nobel per la medicina Luc Montagnier (scoperta del virus HIV) ha dimostrato che alte diluizioni omeopatiche emettono segnali elettromagnetici per la creazione di particolari nanostrutture organizzate nell’acqua, dimostrando così l’omeopatia.


2. OBIETTIVI


Il principale scopo della sperimentazione è la sostituzione totale di rame e zolfo (usati nei trattamenti di difesa in vigna contro Peronospora e Oidio) con acqua informata. Non essendo disponibile bibliografia sull’argomento e ignorando precedenti usi di acqua informata in vigna, la sperimentazione si presenta piuttosto complessa ed articolata. E’ necessario individuare sia come che con cosa informare l’acqua. È altresì importante individuare una modalità di somministrazione efficace contro i patogeni, ma anche sostenibile in termini di costi e praticità di intervento.

In caso di risultati positivi durante il primo biennio di sperimentazione, anche parziali, l’utilizzo di acque informate verrà esteso anche alla difesa verso le altre patologie della vite, alla valorizzazione della vitalità del suolo ed alla sua detossificazione, al miglioramento del benessere e dell’equilibrio delle viti.


3a. SPERIMENTAZIONE 2013-2014


Si è scelto di usare sia acqua prelevata da una delle sorgive di Cà del Vént, sia normale acqua del rubinetto. Per predisporla ad accettare l’informazione l’acqua in bottiglia da 1,5l è stata resa “coerente” mediante sosta per qualche minuto su apposita piastra brevettata e creata per questo scopo specifico.

Per decidere come informare l’acqua si è ricorsi a test kinesiologici, sondando l’inconscio dell’Agronomo aziendale. Le persone utilizzano razionalmente un 7-10% circa del loro cervello, la restante parte immagazzina ed elabora informazioni anche se noi non ce ne accorgiamo. Vuol dire che il nostro inconscio ha circa 9 volte più informazioni rispetto a ciò che crediamo di sapere. Facendo domande chiuse all’inconscio (tipo si, no) e valutando la risposta affermativa o negativa sulla base della contrazione muscolare generata dalla domanda, si è gradualmente ristretto il campo di azione fino all’individuazione certa della sostanza o delle sostanze attive per combattere lo specifico problema. E’ evidente che maggiori sono le conoscenze, l’esperienza, la sensibilità e la forza spirituale del test interrogato, più specifica e probabilmente efficace è la cura individuata.

Nel 2013, primo anno della sperimentazione, sono state prodotte due acque informate contro la Peronospora e tre contro l’Oidio. L’informazione è avvenuta trasmettendo all’acqua coerente, attraverso piastra brevettata amplificatrice di segnale, la vibrazione delle spore dei due funghi (prelevate da foglie dell’anno precedente quelle di Peronospora, prelevate dalle scaglie della corteccia quelle dell’Oidio). Si è quindi illuminata l’acqua in agitazione con penne laser di specifica frequenza, e/o si sono aggiunte alla bottiglia poche gocce di acque omeopatiche portanti il messaggio di un minerale o di una combinazione di minerali, e/o sono state trasferite le intenzioni della mente attraverso specifiche frasi scritte sulla bottiglia. Sempre attraverso test kinesiologico si è stabilito di distribuire le acque informate con l’atomizzatore, utilizzando 100ml delle singole acque informate ogni 100l di acqua, con la stessa frequenza di intervento richiesta da rame e zolfo, ogni 8-10 giorni. La distribuzione ha interessato l’intero campo prova (0,2 ettari), varietà Cabernet sauvignon e Merlot.

La prima distribuzione è stata effettuata in data 4.5.13. Rilevate le prime possibili macchie d’olio in data 29.5 su foglie del Merlot dei filari più vigorosi e precoci. Rilevato anche qualche grappolo incurvato forse per attacco di peronospora. In data 17.6 rilevati danni da peronospora, se pur in numero e gravità accettabile (macchie d’olio su foglie e disseccamento dei grappoli o di parte dei grappoli). Evidenti e importanti invece i sintomi di oidio, con muffa sui grappolini di Merlot e macchie bianche diffuse su foglie sempre di Merlot. Poco colpito il Cabernet. Eseguite immediatamente due somministrazioni di acqua informata a distanza di 4 giorni. In data 25.6 si è intervenuti con zolfo in polvere per bloccare le infezioni di Oidio, in espansione su foglie e grappoli di entrambe le varietà dopo un apparente blocco dei sintomi a seguito della doppia distribuzione delle acque informate; danni da Peronospora stazionari e contenuti. Con l’invaiatura è stata interrotta la distribuzione. Complici le copiose piogge di aprile-giugno, l’uva dell’annata 2013 è giunta a data di raccolta con uno stato sanitario insufficiente per produrre vini di qualità. La Peronospora ha colpito qualche foglia e causato una perdita di produzione in fioritura del 15%circa, risultato soddisfacente ottenuto senza distribuire rame. L’Oidio non è invece stato bloccato dall’acqua informata, si è propagato su foglie e grappoli, limitando lo sviluppo del grappolo e determinando fessurazioni degli acini.

Nel 2014 si è mantenuta la frequenza di intervento con le acque informate del 2013, integrata da due interventi con rame e zolfo bagnabili (a bassi dosaggi) in pre- e postfioritura, e da 3 interventi con zolfo in polvere a bassi dosaggi da allegagione a invaiatura. Nonostante le ripetute piogge da giugno a novembre, le perdite di prodotto dovute ad attacchi di Peronospora e Oidio sono state contenute (10%circa) e l’uva non colpita successivamente da Botrite è stata raccolta e vinificata.


3b. SPERIMENTAZIONE 2015


Dopo due anni di studi e approfondimenti sia agronomici che di fisica quantistica, sono state create nuove acque informate:

  • PERONOSPORA: acqua informata con minerali, da distribuire i giorni 1 e 15 maggio, eventualmente integrando gli interventi in caso di necessità. ¼ di bottiglia per distribuzione.
  • OIDIO: acqua informata con minerali. Necessari 3 interventi a partire da fine maggio, ¼ di bottiglia per intervento.
  • GIALLUMI: acqua informata con minerali. Necessari 3 interventi in maggio.
  • MAL DELL’ESCA: acqua informata con minerali. Necessari 2-3 interventi in giugno. BOTRITE: in caso usare l’acqua per i giallumi.
  • In base al test kinesiologico le singole acque contro i patogeni vanno distribuite da sole, non in associazione con altre acque o altri prodotti, e secondo uno specifico programma di intervento a calendario.

La gravità dell’attacco delle malattie pare inoltre non dipendere esclusivamente dal patogeno, ma anche dal benessere del sistema viticolo nel suo complesso. Il sistema pare comporsi di 4 elementi: patogeni, suolo, vite, uomo; il clima è la variabile. Si è deciso quindi di intervenire su ognuno dei 4 elementi con acqua informata.

Sempre tramite test kinesiologico si è individuato lo stato di fertilità attuale dei suoli delle singole microzone rispetto alla loro fertilità massima potenziale.

A (Carlo Magno) = 20%

B (Casa rossi) = 35%

C (Monte) = 25%

D (Campo prova) = 30%

E (Enrico P.N.) = 50%

F (Enrico Chardonnay) = 50%

G (Anna) = 20%

H (Schiava) = 25%

I (Camillo rossi) = 30%

L (Camillo bianchi) = 40%

M (Curva) = 50%

N-O (Cà dei Quater)= 40%

Il campo prova ad esempio (D), pare avere un margine di miglioramento del 70%, ottenibile lavorando sulla bonifica da inquinanti di varia natura (80%) e sul miglioramento della fertilità agronomica (20%).

Sono quindi state preparate acque per migliorare la fertilità del suolo, specifiche per ogni microzona, ottenute trasferendo all’acqua (mediante piastra brevettata) le energie vibrazionali dei singoli suoli. Le acque sono quindi state irradiate da combinazioni di luci. Vanno distribuite al suolo dopo la pioggia, in modo che l’acqua data informi quella presente nel suolo, attivando così i meccanismi di depurazione ed incremento della fertilità agronomica.

Riguardo al benessere delle piante, sono state preparate acque informate ottenute memorizzando in esse prima le frequenze dei fiori spontanei e del terreno di ogni microzona, poi aggiungendo acqua omeopatica informata con minerali. Le acque per il benessere delle viti vanno distribuite via fogliare ogni 30 giorni a partire da inizio maggio.

Si è lavorato infine sul benessere psico-fisico delle singole persone che curano le viti, preparando acque informate con minerali per migliorare la salute in termini di forza, vitalità e spiritualità. A completamento delle acque informate, ai vignaioli sono stati prescritti specifici fiori di Bush e fiori di Bach.

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