Come nel 2016, anche nell'annata 2017 la grandine ha quasi azzerato la produzione del vigneto che origina il bianco Tamerlano. La poca uva Chardonnay rimasta è quindi stata utilizzata per realizzare la seconda versione di un vino sperimentale, nel quale si è cercato di far convergere la potenza di un vino macerato con la finezza di una base spumante. Diraspatura delle uve e successiva pressatura. Durante la decantazione per gravità del mosto si è eseguita la setacciatura manuale dei solidi per separare bucce e vinaccioli. Aggiunta al mosto “limpido” delle sole bucce per consentire la macerazione durante la fermentazione alcolica avviata spontaneamente in vasca inox e durata 8 giorni. A zuccheri svolti, svinatura e travaso del vino feccioso in due barrique, una colma e una scolma. Fermentazione malolattica spontanea e completa. Questa è la versione affinata in botte colma per 10 mesi. Un solo travaso precede l’imbottigliamento, eseguito a mano e per caduta.